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TREKKING GRANDE GUERRA
4 giorni 3 notti
Trekking da Rifugio Larici a Rifugio Campolongo
4 giorni 3 notti
Trekking da Malga Fratte a Campomuletto
5 giorni 4 notti
Trekking dal Rifugio Barricata al Rifugio Larici
TREKKING FAMIGLIE
TREKKING NORDIC WALKING
BIKE TREKKING
TREKKING DELLA GRANDE GUERRA



   ATG2
4 GIORNI 3 NOTTI
TREKKING GRANDE GUERRA
TREKKING DA MALGA FRATTE A VAL GIARDINI
da euro 210

Il trekking consente di raggiungere e visitare alcuni dei più interessanti e conosciuti “campi di battaglia” dell’Altopiano: dalle Melette di Foza al Monte Zebio dove combatterono, tra gli altri, i fanti della Brigata Sassari, protagonista collettiva dell’ “Anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu, al Monte Ortigara che con il Monte Forno e lo Zebio rappresentò l’obiettivo principale della drammatica offensiva lanciata dagli italiani nel giugno 1917 (l’Azione “K”, meglio conosciuta come la Battaglia dell’Ortigara) e che vide tra i protagonisti indiscussi i battaglioni alpini della 52a Divisione.

Arrivo presso lo Sporting Hotel di Asiago, aperitivo di benvenuto breve introduzione al trekking. Cena e pernottamento.


1° GIORNO
Da Malga Fratte a Campomuletto
distanza : 14,5km
durata : 5/6H
difficoltà: media-impegnativa

Trasferimento a Malga Fratte. Il trekking prende avvio dalla malga percorrendo la strada militare che costeggiando le pendici meridionali del monte Tondarecar, dopo aver superato la bocchetta Lora, raggiunge la malga omonima situata all’interno dell’acrocoro sommitale delle Melette di Foza e dominata dall’imponente bastione prativo del Monte Fior e del Monte Spil. Dal piccolo cimitero, seguendo il percorso letterario segnalato dall’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine si sale alla selletta Stringa da cui è quindi possibile raggiungere e visitare, attraverso le trincee recuperate, il caposaldo difensivo del Monte Castelgomberto sui cui sorge il monumento dedicato al gen. Euclide Tura, comandante della Brigata Perugia. Ritornati alla selletta si risale ora il versante orientale del monte Fior (sentiero CAI 861) per poi proseguire in direzione sud lungo la dorsale dello Spil, attraversando i resti delle trincee e delle caverne realizzate dagli italiani a difesa di queste importanti posizioni. Raggiunta la strada che sale dalla malga Lora i piega ora verso ovest in direzione della malga Montagna Nuova da cui con una breve deviazione è possibile visitare l’interessante osservatorio in caverna ricavato sui roccioni che dominano la sottostante val Miela. Dalla malga, sempre seguendo il sentiero CAI 861 che costeggia i caratteristici affioramenti rocciosi (“città di roccia”), con un agevole sentiero si giunge alla malga Slapeur. Si prosegue ora lungo la strada che tagliando i versanti orientali della Meletta di Gallio e del Monte Sbarbatal si immette sulla strada che collega la valle di Campomulo alla Marcesina. La si risale per un breve tratto e quindi, al bivio, si imbocca sulla destra la strada forestale che porta al rifugio Campomuletto.

Con una breve passeggiata possiamo prolungare il nostro trekking visitando il “Sentiero del silenzio” un piccolo museo all'aperto, 10 installazioni d’arte contemporanea sul tema della guerra, con lo scopo di far riflettere sul valore della pace. Un luogo per immergersi in punta di piedi tra natura e storia. Arrivo nel pomeriggio – drink di benvenuto, cena e pernottamento.



2° GIORNO
Da piazzale Lozze a Malga Galmarara
distanza : 18 km
durata : 6/7H
difficoltà: impegnativa.

Trasferimento in auto per il Piazzale Lozze. Dal Piazzale si imbocca la strada militare (sentiero CAI 841) che risale le pendici orientali della Cima della Campanella e della Caldiera fin nei pressi della cima dove con una breve deviazione è possibile visitare l’osservatorio in caverna e il sovrastante osservatorio “Torino” che offre uno splendida visuale sulla sottostante Valsugana e sulla catena delle cime circostanti. Dalla Cima della Caldiera si scende ora verso il Pozzo della Scala che reca ancora evidenti resti dei baraccamenti e delle opere difensive realizzate dai reparti italiani. Dal Pozzo, sempre seguendo il sentiero CAI 841, si raggiunge il Vallone dell’Agnellizza che si risale quindi verso nord (sentiero CAI 840) fino a raggiungere il Passo dell’Agnella. Dopo una breve visita ai resti delle imponenti posizioni difensive di q. 2003 si risale ora il ripido versante nord-est dell’Ortigara raggiungendo dapprima la q. 2101 (su cui si erge il monumento che ricorda i reparti austriaci) e quindi la piattaforma sommitale dell’Ortigara dominata dalla “colonna mozza” collocata nel 1920 dai reduci dei reparti alpini sopravvissuti alla terribile battaglia del giugno 1917. Dalla cima si prosegue ora verso sud , in direzione della campana, lungo il sentiero CAI 839 che, dopo aver aggirato la testata della valle dell’Agnella, raggiunge il piccolo quanto suggestivo cimitero dei Campigoletti. Dal cimitero si raggiunge in breve la Kaiser Karlstrasse che si percorre quindi in direzione sud fin nei pressi dei baito del Cuvolin da cui, sempre seguendo il sentiero CAI 839, si imbocca la mulattiera che piegando verso est ci porta nei pressi delle pendici del Monte Chiesa. Qui con una breve deviazione è possibile visitare i resti dei baraccamenti delle opere difensive del 17° Reggimento sloveno recentemente recuperate nell’ambito del progetto dell’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine. Ritornati sul sentiero CAI 839 si scende ora lungo il vallone fino ad immettersi nella conca di malga Pozza da cui, seguendo la strada, si raggiungere in breve il Monte Forno. Dopo aver visitato i resti di questo importante caposaldo difensivo si percorre per un breve tratto la strada principale in direzione sud per poi imboccare sulla destra la mulattiera che scende verso le Terre More. Superato il baito, al bivio ci si immette sul sentiero CAI 836 che, piegando verso ovest, risale verso le Buse Magre di Galmarara da cui seguendo l’evidente mulattiera è quindi possibile raggiungere la Val Galmarara. Percorrendo in fine la strada in direzione sud, si raggiunge la malga Galmarara.
Arrivo nel pomeriggio – drink di benvenuto, cena e pernottamento.


3° GIORNO
Da Malga Galmarara al bivio Val Giardini
distanza : 9 km
durata : 4/5H
difficoltà: media.
Dal bivio nei pressi della malga Galmarara si imbocca la strada che risale in direzione est la sella che separa il Monte Zingarella dallo Zebio. Giunti nei pressi del bivio per la malga Zingarella si prende sulla destra la mulattiera che risalendo in direzione sud verso lo Zebio si immette sul sentiero CAI 832 nei pressi della Casara Pastorile. Dalla Casara, sempre seguendo il sentiero CAI 832 si raggiunge la malga Zebio da cui con un breve deviazione è possibile visitare le imponenti opere difensive della Crocetta dello Zebio. Dalla malga si prosegue quindi in direzione della mina di Scalambron sui cui si erge il cippo posto a ricordo dell’esplosione della mina avvenuta l’8 giugno 1917. Ritornati sul sentiero si scende ora in direzione del bivacco Stalder dove ci si immette sul sentiero CAI 832B. Dopo avere visitato il suggestivo cimitero della Brigata Sassari si inizia ora a scendere lungo una agevole mulattiera militare verso il pianoro dell’Altebene da cui, sempre seguendo il sentiero CAI 832B, si raggiunge in breve la Val Giardini e quindi Asiago.


DETTAGLI

Organizzazione del trekking
Il trekking è organizzato secondo una modalità indipendente e autogestita. Voi scegliete la data di partenza e noi ci facciamo carico di tutto il resto, dal momento del primo incontro sino all’arrivo. Vi trasporteremo i bagagli da un punto tappa all’altro, fornendovi le mappe e una descrizione dettagliata dei percorsi. In tal modo potrete godere di una completa flessibilità dove voi sceglierete tempi e ritmi della vacanza.

Il supporto di Asiago Trekking
Il team di Asiago Trekking è sempre presente e a portata di mano per garantire l’andamento più sereno e tranquillo delle vostre vacanze. Siamo sul posto e pronti a fornire assistenza per ogni evenienza o necessità. (tel.: +39 333 7503484 / +39 0424 462177; e-mail:  info@asiagotrekking.it   booking@asiagotrekking.it)

Partenze
Da giugno a ottobre

Prenotazione      tel +39 333 7503484  - booking@asiagotrekking.it

Punto di partenza e di arrivo
Punto di partenza: presso lo Sporting Hotel Asiago
Punto di arrivo: presso lo Sporting Hotel Asiago

Pernottamenti:
2 notti in rifugio, 1 notte allo Sporting Hotel di Asiago
Livello di difficoltà
Camminate da 4 a 6 ore su sentieri e mulattiere facilmente percorribili (medio).

Tipo di trekking
Trekking libero senza guida; viene fornita una mappa dettagliata dei sentieri.

Bagaglio
I bagagli vengono trasportati con fuoristrada ai vari punti tappa, in questo modo le passeggiate si possono effettuare con un equipaggiamento leggero. È quindi sufficiente avere con sé uno zaino atto a contenere il necessario per una giornata. Si raccomanda di limitare a 10-15 kg il peso del proprio bagaglio principale per facilitare il servizio di facchinaggio e trasporto.

Cosa portare con sé durante il trekking

  • Un piccolo zaino per le esigenze di una giornata: una bottiglia d’acqua, la macchina fotografica, il pranzo al sacco e un giubbino impermeabile.
  • Per camminare: scarpe o pedule comode dotate di suola con una buona aderenza sul terreno; calzettoni per camminare; calzoncini corti e T-shirts. Kit personale di pronto soccorso.

Prezzi
Bassa Stagione dal 01/06 al 20/07 -  20/08 al 20/10
prezzo per persona adulta             € 210      
prezzo per bambini da 3 a12 anni  € 120               

Alta Stagione dal 20/07 al 20/08
prezzo per persona adulta             € 255               
prezzo per bambini da 3 a12 anni  € 150               

Il prezzo comprende:

  • il trattamento di mezza pensione comprensivo di pernottamento, cena, prima colazione.
  • il trasporto dei bagagli, la mappa giornaliera dei percorsi basata su cartografia IGM.

Il prezzo non comprende:

  • le bevande e  il pranzo a sacco personalizzato.
  • le trasferte non previste dal programma,
  • il servizio di guida per i trekking e per i biketrekking,
  • le eventuali assicurazioni personali,
  • l'affitto delle biciclette, bastoncini nordic walking

Vitto
Colazione tradizionale all’italiana con i prodotti forniti da Rigoni di Asiago: te, caffè, latte, burro, marmellata. Cena basata soprattutto su prodotti a chilometro zero ed eccellenze locali.
Non sono comprese le bevande.


verifica disponibilità

   Scheda PDF del percorso


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